J1ARR "ARLECCHINELLA" MARIONETTA PICCOLA ...la pubblica femminil comparsaLa comparsa delle donne in palcoscenico è strettamente legata alla diffusione della Commedia dell’Arte nell’Europa del Seicento e rappresenta un momento di importanza rivoluzionaria nella storia del teatro che aveva per secoli messo al bando la presenza femminile. Non più ragazzi imbellettati e travestiti da donna che recitano con voce in falsetto ma attrici comiche piene di brio, abilità e fascino, capaci di richiamare un pubblico sempre più ampio e fare sicura presa su di esso. Tra le prime figure della commedia dell’arte c’è la fantesca, la matura nutrice dell’Innamorata, sua confidente e complice negli intrighi amorosi perché esperta dei fatti della vita. La fantesca aprì la strada alla più giovane e variopinta schiera delle servette tra le quali Corallina, Pasquetta, Arlecchina, Rugantinuccia e Colombina che trovarono sempre nuove ed efficaci interpreti sulle scene teatrali. La servetta è graziosa, spesso inesperta ma vivace ed intraprendente impara presto a destreggiarsi tra complicate relazioni amorose più o meno lecite. Per la ricchezza dei suoi costumi non ha nulla da invidiare alle Innamorate; in genere non porta la maschera a meno che non ricopra un ruolo specifico come nel caso di Arlecchina che indossa il caratteristico multicolore costume a losanghe tipico di Arlecchino o Pulcinelluzza in costume bianco e cappello a cono. Il linguaggio è schietto e pungente e rispecchia il senso della realtà di chi ha imparato a difendersi da insidie e difficoltà. Di temperamento focoso e battagliero anche le Innamorate: poco propense a sospirare per le pene d’amore o a piangere per la fortuna avversa, le donne della Commedia, (Lavinia, Valeria, Flaminia, Lucinda e altre come loro), sono disposte ad usare ogni espediente e ad affrontare incredibili avventure pur di conquistare l’Innamorato e concludere a lieto fine anche le storie più intricate e piene di ostacoli. Indubbiamente sui palcoscenici della Commedia dell’Arte le donne rappresentavano un elemento di forza e dalla loro bravura, avvenenza e maestria nelle schermaglie verbali dipendevano i favori del pubblico.
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