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J2CM "CARLO MAGNO" MARIONETTA PICCOLA

j2cm

“ Re Carlo tornava dalla guerra, /lo accoglie la sua terra,/ cingendolo di allor ”. Così inizia una famosa canzone di Fabrizio de Andrè e non importa se si riferisce a Carlo Martello o Carlo Magno. Questa prima strofa del cantautore sul fantasioso racconto dell’incontro dell’imperatore con una giovane avvenente di facili costumi racchiude in sé verità storica e fantasia. La guerra era il suo lavoro perché era portatrice di bottino, di terre e di benessere, mentre la pace era ritenuta una catastrofe come la carestia e la pestilenza anche perché impigriva gli uomini. Le campagne di Carlo Magno iniziavano in primavera e terminavano in autunno; i Franchi volevano trascorrere Natale in pace e quindi tornavano dalla guerra con i primi freddi, anche perché le strade allora erano solo sentieri difficilmente praticabili in inverno . Anche Carlo Magno aveva una spada magica, la Gioiosa che si diceva cantasse in battaglia e capace, come quella di Orlando, di dividere a metà un cavaliere nemico dall’elmo al cavallo, e di un destriero Tenzinduro ( Tencindur) il compagno che non viene mai meno in una tenzone. Carlo Magno divenne il difensore della fede, il custode della libertà, dei beni e degli interessi di Roma, il Re cristiano per definizione; quando conquistò Pavia si cinse della Corona Ferrea e si proclamò Re d’Italia anticipando di circa mille anni l’analogo gesto di Napoleone Buonaparte. Il suo impero si estendeva, fra territori ereditati, conquiste e protettorati, dai confini della Danimarca all’estrema Italia meridionale con l’esclusione della Calabria e della Sicilia . Il suo motto era Monjoie “ ....per il senso di felicità che l’ispirava, la mia gioia nella vittoria e nella sconfitta, nella fratellanza e nella solitudine, nella speranza e nello sconforto, poiché nulla poteva scalfire la felicità di chi era al servizio del Bene contro il Male...” Non c’è necessità di accedere alle leggende per narrare le vicende di Carlo Magno, tanto la sua storia vera è ricca di molteplici avvenimenti. Il gruppo dei dodici Conti di Palazzo ( i Paladini ) che contornavano l’Imperatore era talmente vanitoso , così si narra, da dar spunto a un poema Le Voyage de Charlemagne nel quale venivano ridicolizzati tutti gli eroi carolingi: le vanterie sessuali dei paladini in fondo prendevano lo spunto anch’esse dalla realtà se si pensa che al Re piacevano i piaceri del corpo: ebbe cinque mogli e un numero imprecisato di concubine e venti figli. Dalla leggenda alla realtà: se assistiamo a uno spettacolo di burattini per vedere Carlo Magno dovremmo ricordarci che la nostra lira, con la quale paghiamo l’ingresso, deve il suo nome alla riforma monetaria da lui introdotta che aveva come base la libbra (da cui il nome italiano lira e quello inglese di pound) Come si vede le imprese di Carlo Magno e dei suoi paladini continuano a seguirci anche a più di mille anni di distanza.


Art. J2CM Carlo Magno. Composto di cinque parti snodate in terracotta, vestito con tessuto di cotone, anticato con cera d'api; modellato e dipinto a mano.                                                                                            H.16 cm.