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J2PIE "PIERROT" MARIONETTA PICCOLA
Una lacrima disegnata sulla gota bianchissima, lo sguardo dolce e un po’ triste di un innamorato romantico: questa è la più recente e conosciuta versione di Pierrot, maschera molto nota e amata sia in Italia che in Francia. Lontane sono le sue origini e numerose le trasformazioni subite attraverso i secoli; dobbiamo infatti risalire alla metà del Cinquecento a Pedrolino, Pierro o Piero, un unico personaggio e cioè uno “zani” che si distaccava dalla schiera degli altri servitori della Commedia dell’Arte perché giovane, di bell’aspetto e di buon carattere, franco ed affidabile tanto che a lui il padrone assegnava il compito di scoprire inganni e burle fatte ai danni del giovane Innamorato. Pedrolino o Piero arriva a Parigi nella seconda metà del Cinquecento con la compagnia dei Gelosi, conquista il pubblico francese e diventa Pierrot. In seguito Pierrot attraverserà un periodo di declino in cui perderà le sue caratteristiche positive e la originaria ingenuità si trasformerà in dabbenaggine; pigrizia e ghiottoneria diventano i suoi difetti maggiori. Solo nella prima metà dell’Ottocento, Pierrot recupera fascino e originalità; grazie alla personalissima interpretazione di Duburau, uno straordinario mimo francese del piccolo ma prestigioso Théatre de Funanbles di Parigi; con la mimica del corpo, l’espressività del viso ed una geniale capacità di improvvisare Duburau-Pierrot riusciva ”a far ridere e piangere senza proferir parola il pubblico più variegato” ( Pierre Louis Duchartes). Il costume tipico del moderno Pierrot è un ampio vestito bianco con larghi pantaloni ed una calottina nera in testa che mette in risalto il viso bianchissimo per l’infarinatura. Tendenzialmente malinconico, Pierrot si distacca dalle altre maschere, amanti del gran chiasso e degli scherzi, perché ama appartarsi e fantasticare amori impossibili accompagnandosi con le note di una mandola.
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