Le Marionette: la loro origine
Il teatro delle marionette e dei burattini rappresenta una delle più grandi tradizioni culturali italiane: in esso confluiscono le esperienze della Commedia dell’Arte, i contributi del teatro lirico, dei drammi romantici, del balletto, fino alle sperimentazioni teatrali dei tempi moderni. Le marionette hanno origini molto antiche: come immagini sacre provengono dall’antico Egitto e dall’India, in avorio e in legno. In Italia le vere e proprie marionette nacquero a Venezia, come figurine animate che riproducevano in miniatura grandi statue in legno - dette “Marione”- portate in processione dal popolo in ricordo del salvataggio di alcune giovani spose veneziane rapite dai pirati nel 944. Durante il Rinascimento grazie all’interesse di molti artisti, girovaghi e studiosi, queste figurine si perfezionarono e insieme ai burattini venivano spesso usate dai venditori ambulanti come forma pubblicitaria per attirare l’attenzione dei clienti e formare capannelli intorno alle merci. Nel 1600 burattini e marionette diventarono soggetti di spettacoli veri e propri. La marionetta riproduce la figura umana intera mentre il burattino appare a mezzo busto ed è animato dal basso. Il repertorio dei burattini si affidava prevalentemente alla trovata comica e allo spirito di improvvisazione: il burattino era caratterizzato da una vivacità a volte sboccata e da un’impronta popolare basata sulla farsa con grandi risate e legnate finali. I burattinai erano portavoce dei sentimenti e delle delusioni del popolo oppresso e non risparmiando critiche ai potenti finivano spesso in galera. La marionetta, invece, si rivolgeva parallelamente sia ad un pubblico popolare che colto, riproducendo in miniatura i repertori dei teatri maggiori e rappresentando i canovacci della Commedia dell’Arte e delle operette. Molte sono le maschere della Commedia dell'Arte entrate come personaggi principali nei teatri dei burattini e di marionette; le più note Arlecchino, Brighella, Colombina, Pantalone e Pulcinella. Le maschere nel teatro dei burattini conservarono sempre una certa aggressività mentre quelle del teatro delle marionette si trasformarono e si ingentilirono nel linguaggio e nei costumi. Dopo la Rivoluzione Francese nacquero nuove maschere “senza maschera”, soprattutto a carattere regionale quali Gianduja, Gioppino, Sandrone e tanti altri. Nell’Ottocento in Europa il successo delle marionette era così diffuso che in molte città vennero costruiti anche teatri stabili che affiancarono la tradizione girovaga. Nel novecento nonostante la concorrenza di cinema e televisione l'arte le tecniche e i canovacci dei burattini e delle marionette sono sopravvissuti grazie alla trasmissione di padre in figlio ed al sostegno offerto da alcuni paesi europei che hanno promosso convegni, festival di marionettisti e burattinai e hanno allestito teatri che portano avanti una lunga tradizione artistica.
Commedia dell'Arte - Marionette grandi
Commedia dell'Arte - Marionette piccole
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